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perizia di stima

Che cos’è la perizia di stima immobiliare e come si legge?

Quando si parla di aste immobiliari, la perizia di stima rappresenta il primo e più importante documento da esaminare, per essere certi che l’immobile in questione rappresenti davvero un buon affare. Per consultare correttamente una perizia immobiliare, però, servono le necessarie competenze o, quantomeno, la conoscenza delle principali sezioni da analizzare. In questo articolo, allora, daremo alcuni cenni su cos’è una perizia di stima immobiliare, chi la realizza e cosa bisogna leggere per essere sicuri di non sbagliare acquisto.

Perizia di stima: che cos’è e chi la scrive

Se si dovesse fare un paragone, la perizia di stima rappresenta per un immobile ciò che la carta d’identità è per una persona. Al suo interno, infatti, si possono trovare tutte le informazioni relative all’immobile posto all’asta, qualunque sia la sua natura: residenziale, commerciale e così via. Si tratta, cioè, di una relazione – anche piuttosto articolata – all’interno della quale si possono trovare diverse informazioni:

  • i dati identificativi del tecnico incaricato di redigere la perizia immobiliare di stima;
  • il metodo di perizia utilizzato per redigere il documento dal tecnico incaricato;
  • la descrizione dettagliata dell’immobile: ubicazione, conformazione, materiali, informazioni catastali, certificazioni, ecc.
  • la stima del valore dell’immobile corredata dal dettaglio analitico della valutazione fatta.

Ovviamente, all’interno della perizia di stima di un immobile, oltre alle parole scritte dal tecnico, potremo trovare cartine, piantine e persino fotografie che aiuteranno a farsi un’idea di massima sia dell’immobile stesso, sia dello stato di manutenzione dello stesso. È chiaro quindi che l’attenta lettura di questo documento può portare a determinare l’effettiva convenienza di acquisto all’asta. Tutto, però, dipende dalla buona fede del tecnico chiamato a redigere dalla perizia. Ma chi lo sceglie?

Chi scrive una perizia di stima immobiliare?

La perizia di stima è un documento ufficiale, che ha valore legale. Durante la procedura dell’asta giudiziaria il giudice del Tribunale incarica un tecnico esterno, che prende per l’appunto il nome di Consulente Tecnico d’Ufficio (da cui, il tanto diffuso acronimo C.T.U.), che si occuperà di eseguire la perizia e, quindi, di redigere il documento.

Si tratta, pertanto, di tecnici fiduciari del Tribunale, iscritti ad appositi Albi, che eseguono il proprio lavoro sotto giuramento. Di conseguenza, il perito che si appresta a eseguire una perizia è consapevole di avere una responsabilità rispetto a quanto scritto nel documento. Eventuali dichiarazioni mendaci, chiaramente, hanno conseguenze anche di carattere legale. Questo assicura che all’interno della stima di un immobile si trovino informazioni assolutamente veritiere.

Come leggere una perizia di stima immobiliare

A questo punto arriva il nodo centrale della questione: come si legge una perizia di stima immobiliare? Chi è del settore, infatti, impiega pochi minuti per leggere la perizia e per determinare se dietro quell’immobile si cela un vero affare immobiliare o se, invece, si tratta di un investimento rischioso. Per arrivare a questa valutazione, oltre a una certa dose di esperienza, è necessario focalizzare l’attenzione su alcuni parametri rivelatori.

La proprietà dell’immobile

La prima informazione sulla quale ci si deve concentrare quando si analizza la perizia di stima dell’immobile è la proprietà dello stesso. Questo, infatti, ci consente di capire se la proprietà viene venduta per intero o se, invece, si tratta solo di una quota di esso. In questo caso, potremmo trovarci di fronte a controversie di vario genere dalle quali, probabilmente, è meglio sottrarsi.

Abusi edilizi, difformità, vizi

All’interno dell’atto peritale di stima potrebbe esserci una sezione dedicata agli abusi e alle non conformità. In questo caso, è necessaria un’attenta valutazione della loro natura. A questo proposito, solitamente, il Consulente Tecnico d’Ufficio indica anche se gli abusi e le difformità rinvenute sono sanabili e, eventualmente, a quale costo. Questo consente di fare una valutazione sull’investimento complessivo per l’acquisto dell’immobile stesso.

Lo stato dell’immobile

Uno degli aspetti più interessanti di una perizia è lo stato in cui versa l’immobile. È banale, ma non bisogna mai trascurarlo in un’asta immobiliare, che i costi di recupero di un immobile fatiscente potrebbero rendere antieconomico l’investimento. Per questo, oltre a leggere con attenzione quanto riportato dal perito nella propria stima, è preferibile anche eseguire una visita di persona presso l’immobile. Spesso, infatti, fra la perizia e l’ata vera e propria potrebbe trascorrere del tempo, durante il quale lo stato dell’immobile potrebbe variare.

Il prezzo di stima dell’immobile

È scontato: per valutare l’investimento in un’asta immobiliare bisogna conoscere il prezzo di stima. Questo dato, inserito in buona fede dal perito, deve tuttavia essere sempre confrontato con altre valutazioni, che tengano conto di parametri soggettivi e “di mercato” che, per rapidità, il perito potrebbe non contemplare nella propria stima.

Leggere una perizia di stima, insomma, è un lavoro lungo e complesso. Per questo, sia chi vuole acquistare un immobile ad uso investimento, sia chi vuole investire in esso per rivenderlo e trarne un profitto, farebbe sempre bene a rivolgersi ad un professionista che lo supporti. Noi di Hasta immobiliare, infatti, siamo specializzati nell’accompagnare il cliente in tutte le scelte.